
FOTOVOLTAICO: IMPIANTI SENZA CONTATORE, UNA POSSIBILITA’ REALE DA NON SOTTOVALUTARE
Dal punto di vista energetico viviamo in un periodo molto critico in cui i timori e le preoccupazioni di ricevere importi di un certo rilievo sulle fatidiche bollette purtroppo si stanno tramutando in situazioni reali a volte anche drammatiche. Relativamente all’energia elettrica, la continua ricerca, pertanto di soluzioni innovative in grado di ottimizzare sia i consumi ma anche di rendere il suo approvvigionamento in modo totalmente autonomo, e quindi di fatto totalmente slegato dalla rete elettrica nazionale, è oramai un obbligo che deve coinvolgere tutti. Innumerevoli sono le indicazioni che si possono dare su come risparmiare sulla bolletta elettrica, dall’uso dell’illuminazione a LED oramai da anni presente sul mercato, all’accensione programmata dei grandi elettrodomestici (es. uso notturno), dalla gestione dei carichi elettrici mediante prese programmabili ad attivazione prioritarie all’uso di elettrodomestici sempre meno energivori.
Mentre sul discorso dell’autonomia? E’ possibile oggi diventare totalmente autonomi e distaccarsi dalla rete o realizzare impianti privi del temuto contatore dell’energia elettrica? Posso quindi accendere solamente alcune luci o il frigorifero o la lavatrice senza utilizzare il contatore?
Ebbene si, oggi con la tecnologia matura ed affidabile presente sul mercato è possibile realizzare impianti totalmente autonomi denominati anche stand-alone o off-grid ovvero distaccati dalla rete a costi anche ragionevoli, grazie anche alla presenza degli incentivi statali (detrazione 50%). Tuttavia tale soluzione richiede particolari attenzioni e non è sempre tecnicamente ma soprattutto economicamente praticabile. Vediamo alcuni aspetti
Un primo punto è la fonte energetica che per praticità e funzionalità è quella solare (non si esclude anche quella eolica, ma in questo caso i costi iniziano a salire e potrebbe non essere più conveniente intraprendere la soluzione). Pertanto mediante ausilio dei pannelli solari e di opportuni dispositivi collegati a sistemi di accumulo (inverter ibridi) è possibile immagazzinare l’energia prodotta dal Sole per poi, durante l’arco della giornata, essere opportunamente utilizzata. Il concetto è abbastanza semplice, si capisce subito che non ci sono contatori nel sistema e non arriveranno le fatidiche bollette ma la sua realizzazione richiede un accurata analisi da parte degli addetti ai lavori ovvero tecnici progettisti e/o ditte installatrici specializzate.

Pertanto, la convenienza o meno nell’intraprendere la soluzione di realizzare un impianto fotovoltaico senza connessione alla rete ovvero off-grid o stan-alone è strettamente legata ad un accurata analisi dei carichi elettrici in quanto determinanti per il dimensionamento del sistema di accumulo, di fatto il componente più costoso del sistema. A questo si aggiunge anche il fatto che bisogna considerare gli aspetti di producibilità dell’impianto nel periodo invernale laddove l’energia solare è meno presente che nel periodo estivo. Tale considerazione inficia invece sul dimensionamento del sistema captante ovvero dal numero e taglia dei moduli solari.
Quindi analisi affrettate o non corrette potrebbero portare a soluzioni con sistemi sovradimensionati o sottodimensionati in ogni caso quindi non economicamente convenienti.
Un parametro che facilita la decisione nell’intraprendere l’investimento è il costo dell’energia in kWh delle bollette attuali con quella prodotta da un sistema stand-alone mediante un preventivo di spesa. I costi di quest’ultimo aumentano, tuttavia, all’aumentare delle prestazioni dell’impianto. Basta quindi confrontare i due valori per decidere se affrontare la spesa oppure no, tenendo conto anche del fatto, tuttavia, che solo per immobili di tipo residenziale comprese le pertinenze vi è la possibilità di ottenere la detrazione al 50%. Il confronto va affrontato caso per caso con le dovute attenzioni indicate. Il discorso cambia ovviamente nel caso in cui vi siano immobili non raggiungibili dalla rete elettrica o per situazioni in cui per realizzare la connessione gli oneri sono davvero proibitivi. In tali situazioni la soluzione dell’impianto stand-alone diventa molto interessante se non l’unica praticabile.
In caso di contatori esistenti si consiglia infine di non dismettere totalmente il contatore ma di disattivarlo in modo da poterlo riutilizzare o riattivare in caso di estrema necessità. Questo è reso possibile grazie alle flessibili funzionalità degli inverter ibridi i quali sono perfettamente interfacciabili e conformi ai requisiti della rete elettrica nazionale.
Elenchiamo i principali VANTAGGI e SVANTAGGI si un sistema stand-alone
VANTAGGI
- Detrazione Fiscale 50%.
- Autonomia 100% (no contatore, no bollette).
- Facilità di Installazione e Manutenzione estremamente bassa.
- Totale Compatibilità con impianto elettrico esistente. Compatibile con qualsiasi carico elettrico standard (monofase o 230 V) esistente.
- Ottimo per immobili ad uso estivo o saltuario (es. casa vacanze, case di campagna o montagna) o con carichi elettrici irrisori (es. illuminazione)
- Sistemi accumulo garantiti almeno 10 anni.
- Potenziamento del sistema facilitato.
- Nessuna ottemperanza burocratica (autorizzazioni comunicazione al gestore della rete).
- Inverter di sistema collegabili alla rete elettrica (in caso di ripensamenti o necessità).
SVANTAGGI
- Costi elevati per carichi elettrici importanti.
- Non conveniente per prime case o immobili ad uso continuativo.
- Possibili periodi di accumulo nullo o sistema “off” (ausilio di gruppi elettrogeni).
- Non praticabile per sistemi trifase o altamente energivori
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